Norme per i fotografi

pdfNorme liturgiche per i fotografi
I fotografi sono tenuti a leggere e firmare questo documento.


  1. Indicazioni di comportamento
    Ruolo del fotografo nella celebrazione
    La liturgia è azione sacra, nella quale si celebrano i misteri del Signore. Tutto deve favorire il clima interiore di fede e di preghiera e insieme la partecipazione dei fedeli, sia personale che comunitaria. Il fotografo partecipa al rito; è quindi chiamato a svolgere all’interno di esso un “ministero”, cioè un servizio. Il fotografo, consapevole di questo ministero, per svolgerlo in modo autentico sarà animato da spirito di servizio e disponibilità evitando atteggiamenti di arroganza e vanità. Per una completa professionalità egli curerà la formazione per ciò che concerne l’ambito liturgico oltre quello specifico del suo lavoro. Dal suo comportamento trasparirà quindi un adeguato rispetto verso coloro che professano la loro fede in Cristo Gesù.
  2. Indicazioni generali
    Le norme che seguono, lungi dal diventare una limitazione del lavoro del fotografo, vogliono essere un aiuto perché le celebrazioni si svolgano con serietà e venga garantito il giusto rispetto reciproco.

    1. È dovere degli operatori contattare per tempo il parroco per gli opportuni accordi e con lui prendere visione del luogo e della disposizione delle persone e i video-operatori nell’azione rituale. Qualora gli operatori trovassero l’illuminazione della chiesa insufficiente, inadeguata o male posizionata per le riprese video e/o fotografiche, si troverà di comune accordo una soluzione valida alla soddisfazione delle reciproche esigenze.
    2. Va tenuto presente che la celebrazione non è “cerimonia” esteriore o uno spettacolo ma è “azione sacra per eccellenza”. Durante il suo svolgimento il fotografo deve agire con la più grande discrezione e con il massimo rispetto, per non attirare l’attenzione su di sé e per non distogliere l’assemblea “da una partecipazione attiva, consapevole, comunitaria e soprattutto interiore”. Un corretto comportamento e un adeguato abbigliamento esprimono tale dovuto rispetto.
    3. Durante le celebrazioni gli operatori devono occupare un posto concordato in precedenza con il responsabile del luogo, e possibilmente fuori dal presbiterio. Vanno evitati il più possibile gli spostamenti da una parte all’altra della chiesa che spesso creano confusione e disagio, specialmente se fatti di corsa passando ripetutamente davanti all’altare e in mezzo all’assemblea. Se è necessario muoversi, bisogna farlo passando lungo le pareti laterali e alla fine dei posti riservati ai fedeli. Gli operatori si asterranno dal loro esercizio:
      a. durante la proclamazione delle letture e l’omelia;
      b. dal canto del “Santo” al “Padre nostro”;
      c. durante il silenzio dopo la comunione.
    4. Sempre durante il rito, il fotografo eviterà con cura inutili commenti con il suo eventuale aiutante.
    5. L’uso del flash è da adottare con la massima discrezione. L’orientamento è che siano evitate luci fisse di alto potenziale, camere fisse per riprese o altri strumenti analoghi. Questo genera infatti non poco disagio e confusione nei fedeli e la riduzione della celebrazione ad una sorta di “spettacolo”. Sono vietati:
      – LAMPADE FISSE PER RIPRESE VIDEO (fanno molto calore e rovinano gli affreschi e seccano gli stucchi e le decorazioni oltre ad infastidire sposi e partecipanti);
      CAVALLETTI, STATIVI, IMPALCATURE (che rovinano l’estetica della Basilica e sono rumorose durante l’istallazione e l’utilizzo);
      FOTOBANK (ombrelli para-riflettiluce per flash e lampade);
    6. Fotografare gruppi di parenti e amici all’interno della chiesa è consentito dopo le celebrazioni, purché venga conservato il doveroso rispetto per i luoghi sacri (in particolare si escluda il presbiterio).
    7. Gli operatori cureranno di non lasciare in vista valigie o sacche; per il deposito dell’attrezzatura dovrà essere utilizzato un luogo che non sia d’impedimento all’azione rituale.
    8. A documentare la celebrazione del matrimonio sarà ammesso un solo fotografo e/o un video-operatore incaricato dagli sposi, nonché eventuali collaboratori. Altre persone si asterranno dall’eseguire riprese sia video che fotografiche.
    9. Il fotografo e il video-operatore siano in possesso del tesserino professionale rilasciato dal Vicariato di Roma.