SETTIMANA SANTA 2020

Quanto al Triduo Pasquale, la Messa Crismale potrà essere celebrata alla fine dell’emergenza sanitaria, mentre «la Messa in Coena Domini può essere celebrata eccezionalmente senza la presenza del popolo», omettendo la lavanda dei piedi, già facoltativa, e la processione al termine della celebrazione. Per il Venerdì Santo, invece, è stata predisposta un’intenzione «da introdurre nella Preghiera universale, dedicata a coloro che si trovano in una situazione di smarrimento, ai malati, al personale sanitario e in suffragio dei defunti». Ancora, l’atto di adorazione della Croce, mediante il bacio, potrà essere effettuato dal solo presidente dell’azione liturgica. Un rito più semplice anche quello previsto per la Veglia pasquale, senza l’accensione del fuoco; «della liturgia battesimale si mantenga solo il rinnovo delle promesse».

VENERDÌ SANTO
Veglia Pasquale nella Risurrezione del Signore

Settimana Santa 2020

Le cerimonie siano celebrate senza la presenza dei fedeli

  5 aprile         Domenica delle Palme

              800Ufficio delle Letture e Preghiera delle Lodi

            1200S. Messa   

  9 aprile         Giovedì Santo

              800Ufficio delle Letture e Preghiera delle Lodi

            1800S. Messa della Cena del Signore

10 aprile         Venerdì Santo

              800Ufficio delle Letture e Preghiera delle Lodi

            1800Celebrazione della Passione del Signore

11 aprile         Sabato Santo

              800Ufficio delle Letture e Preghiera delle Lodi

            2030Veglia Pasquale nella Risurrezione del Signore

12 aprile         Santa Pasqua

              800Preghiera delle Lodi

            1200S. Messa          

13 aprile         Lunedì dell’Angelo – Pasquetta

              800Ufficio delle Letture e Preghiera delle Lodi

              900S. Messa          

L’atto di contrizione in questo tempo dell’emergenza sanitaria sostituisce la confessione.

L’atto di dolore perfetto accompagnato dall’intenzione di ricevere il sacramento della Penitenza, da se stesso comporta immediatamente la riconciliazione con Dio; sia il votum sacramenti, ovvero, il desiderio di ricevere a suo tempo l’assoluzione sacramentale, che – data l’impossibilità di accostarsi alla confessione – accompagnato da una preghiera di pentimento (il Confesso a Dio Onnipotente, l’Atto di dolore, l’invocazione Agnello di Dio…) comporta il perdono dei peccati, anche gravi.